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MLIPenguin-OS: la distribuzione GNU/Linux firmata MegaLab.it, da oggi anche a 32bit!

11/06/2012
- A cura di
Linux & Open Source - Stanchi di tutte le distro GNU/Linux presenti nel mondo del Pinguino? Troppo pesante l'ultimo rilascio di Ubuntu? Quell'interfaccia tanto promettente è crashata senza un motivo? È arrivato MLIPenguin-OS, la distribuzione targata MegaLab.it pensata per soddisfare appieno le esigenze degli utenti!

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Aggiunti i link alla versione 32bit, nuovi pacchetti script e una FAQ riaggiornata.

Nell'ampio panorama delle distribuzioni GNU/Linux può risultare difficile per gli utenti (sia quelli alle prime armi che i veterani) scegliere quella ideale da dedicare agli utilizzi quotidiani, non solo per via della grande frammentazione delle distribuzioni, ma anche per la generale confusione dettata dai nuovi ambienti grafici esistenti (GNOME con tutte le sue shell, KDE, XFCE, ecc.), tutti molto differenti gli uni dagli altri.

Trovare la distro in grado di rimpiazzare decentemente il sistema operativo Windows di partenza, senza impazzire tra pacchetti, pacchettini e configurazioni "particolari" è (o meglio era) impossibile, senza dimenticare che spesso alcune caratteristiche interessanti, o addirittura indispensabili, erano presenti su distribuzioni o ambienti diversi, obbligandoci ad una lunga fase di post-installazione necessaria per configurare l'ambiente di lavoro secondo le nostre necessità.

Analizzando tutti questi aspetti, era abbastanza evidente che l'intero mondo GNU/Linux doveva fare un "salto all'indietro", ritornare alle origini, a quelle caratteristiche che da sempre avevano accompagnato le distribuzioni GNU/Linux del passato.

I principali cardini di un buon sistema GNU/Linux erano:

Leggerezza, stabilità eccezionale, buona compatibilità hardware, velocità d'avvio/di esecuzione impareggiabile, elevato grado di personalizzazione ed interfacce comode, semplici e moderne.

Negli ultimi tempi qualche punto è andato perso per strada per favorire solo alcuni aspetti, sacrificati sull'altare del "bello e lucente", caratteristiche che troppo spesso accompagnano l'intero mondo contemporaneo dell'informatica in relazione a prodotti commerciali a "misura d'utente" (bisognerebbe poi vedere come sono state prese queste misure agli utenti...).

MegaLab.it è già intervenuta in passato per offrire una valida alternativa agli ambienti grafici attuali, proponendone uno che, almeno in parte, ripristinasse i concetti di base dei sistemi GNU/Linux: GNOME Revolution.

G-revolution.png

Però, oltre all'ambiente desktop, c'era ben poco di nuovo o rivoluzionario "sotto il cofano" (che rispecchiava le scelte dettate da Canonical per Ubuntu); inoltre molti utenti non lo hanno voluto/potuto provare per difficoltà pratiche, o non l'hanno mantenuto a lungo per alcuni difetti che perseguitavano GNOME Revolution.

Raccolti tutti i feedback e i pareri della gente comune (e non programmatori, cervelloni e guru del marketing, senza nulla rimuovere a questi ultimi) abbiamo iniziato un lungo lavoro necessario per rendere GNOME Revolution veramente "rivoluzionario" sotto ogni aspetto, portando la rivoluzione fin sotto il cofano.

Questa volta non ci siamo quindi limitati alla carrozzeria, abbiamo truccato anche il motore, gli interni e i fari, realizzando la prima distribuzione GNU/Linux con il sigillo di qualità MegaLab.it: MLIPenguin OS!

Mlipenguin.png

Il primo punto su cui eravamo tutti d'accordo era realizzare una distribuzione ad hoc in cui girasse egregiamente solo GNOME Revolution, con un sistema cucito su misura in grado di gestirne senza problemi tutta la potenza, curando ogni minimo aspetto per ottenere una stabilità senza eguali.

Il secondo punto era rendere ancora più veloce e scattante la nuova distribuzione, per recuperare un po' delle prestazioni che avevano contraddistinto i vecchi rilasci di Ubuntu: abbiamo apportato varie modifiche al kernel, installato e rimosso librerie e ottimizzato il consumo di RAM/CPU della distro per renderla unica nel suo genere. Dai nostri test risulta almeno il 40% più veloce in avvio e in esecuzione comparato ad un qualsiasi sistema operativo a 32 bit o 64 bit , che sia GNU/Linux o soluzioni commerciali, il tutto senza perdere compatibilità e stabilità.

Il terzo punto era renderla il più leggera possibile sia in avvio che a riposo, in maniera da reggere le modifiche del secondo punto anche su sistemi non proprio recentissimi: ci siamo prefissati come base di partenza un minimo 1GB di RAM, limite entro il quale la distro offre abbastanza spunto da far girare egregiamente tutti i programmi di utilizzo quotidiano.

La distro parte senza problemi anche con 512MB, ma bisogna rinunciare agli effetti grafici per ottenere una fluidità appena sufficiente (tradotto: non è una distro per veri e propri dinosauri informatici!)

Paura che la memoria RAM non basti? Nessun problema, la distribuzione si adatta automaticamente al sistema sul quale è installata, ed è in grado di comprimere i dati immagazzinati nella RAM per raddoppiare il quantitativo reale disponibile senza utilizzare la memoria swap: è come aggiungere un modulo virtuale, senza comprare nessun nuovo pezzo e senza risentirne in maniera percettibile durante l'utilizzo quotidiano! Per sfruttare al massimo questa caratteristica è necessario disporre di almeno 1GB di RAM in Dual-Channel; con tali configurazioni si ottengono incrementi di prestazioni fino al 300%, in base alla quantità e qualità dei moduli di RAM.

I risultati possono essere "miracolosi": alcuni PC di prova, con soli 3 GB di RAM, hanno mostrato una fluidità impressionante (a pieno carico), con prestazioni paragonabili a sistemi con 6 GB di memoria; tutto questo senza mai utilizzare swap o complessi algoritmi di paginazione e senza aggiungere nessun modulo addizionale! La vostra RAM verrà sfruttata al massimo come mai nessun sistema è stato in grado di fare!

Il quarto punto era tentare di correggere uno dei difetti più criticati e "spinosi" nel panorama GNU/Linux: l'autonomia su sistemi portatili a batteria.

Grazie alle patch inserite nel kernel e al gestore di energia incorporato, MLI Penguin OS è in grado di ottimizzare automaticamente il consumo elettrico di ogni componente e, attraverso dei profili predefiniti, lascia all'utente la possibilità di scegliere quello giusto in base alle esigenze del momento. Incremento dell'autonomia di almeno il 30%, con tempi paragonabili ai più moderni sistemi Microsoft.

L'ultimo punto, non meno importante, era la scelta del parco software: abbiamo analizzato centinaia di software open source e abbiamo selezionato quelli che riteniamo i migliori per ogni categoria, offrendo una ampia scelta di prodotti in grado di soddisfare ogni minima esigenza quotidiana dell'utente.

Il file manager Nautilus ha subito profonde modifiche per renderlo più veloce, ma quelle più evidenti le trovate nel menu contestuale: ora il gestore mostrerà una serie di opzioni avanzate in base al tipo di file o cartella selezionati, migliorando sensibilmente l'accessibilità e l'usabilità della distribuzione (maggiori informazioni nella pagina dedicata)

Anche altri software hanno subito pesanti ottimizzazioni: tra tutti Firefox (in versione Revolution) e il riproduttore video HD: il browser è ora in grado di regalare prestazioni da competizione consumando veramente poco in termini di CPU e RAM e il riproduttore video supporta senza problemi video in HD anche con processori non recentissime.

Ci sono tantissime altre novità nella distribuzione marchiata MegaLab.it, che esploreremo nelle successive pagine: vi mostreremo come preparare la ISO, come installarla, come effettuare i settaggi iniziali, poi faremo una panoramica dell'ambiente grafico, dei controlli avanzati di Compiz, dei programmi installati e, per concludere, una pagina dedicata al nuovo file manager.

Ecco alcune informazioni basilari da conoscere prima di scaricare MLIPenguin-OS:

  • Basata su Ubuntu 12.04 LTS
  • Sistema Operativo a 32 bit e 64 bit
  • Ambiente grafico di default: GNOME Revolution 2.0
  • Quantitativo di RAM raccomandato: 1GB o superiore (supportati anche i 512MB in modalità "No effetti")
  • Tipi di processore supportati: qualsiasi CPU con almeno 1GHz di frequenza (i risultati ottimali si ottengono con i multi-core)
  • Repository predefiniti: ufficiali di Canonical + repository esterni mirati

Link download versione 32 bit

Per scaricare la distribuzione a 32bit ecco i link ai mirror che ospitano l'immagine ISO (circa 1,5GB):

Link Sourceforge

Per gli utenti più scrupolosi ecco l'hash MD5 dell'ISO

Link Sourceforge

Link SkyDrive

Per ottenere il massimo dalla distribuzione MLI occorre scaricare anche gli script auto-installanti, da utilizzare al primo avvio: indispensabili per attivare correttamente l'ambiente grafico GNOME Revolution, i programmi e i menu

Link Sourceforge

Se amate BitTorrent potete procurarvi l'ISO dal seguente link, sfruttando il veloce protocollo P2P:

Link Torrent

Link download versione 64 bit

Per scaricare la distribuzione a 64 bit ecco i link ai mirror che ospitano l'immagine ISO (circa 1,4GB):

Link Sourceforge

Per gli utenti più scrupolosi ecco l'hash MD5 dell'ISO

Link Sourceforge

Link Skydrive

Per ottenere il massimo dalla distribuzione MLI occorre scaricare anche gli script auto-installanti, da utilizzare al primo avvio: indispensabili per attivare correttamente l'ambiente grafico GNOME Revolution, i programmi e i menu

Link Sourceforge

Se amate BitTorrent potete procurarvi l'ISO dal seguente link, sfruttando il veloce protocollo P2P:

Link Torrent

Come faccio a scoprire che tipo di architettura ho a disposizione?

Se non siete certi che la CPU posseduta supporti i 64 bit potete ottenere l'informazione leggendo questo articolo:

Verifica CPU su Windows

Se avete già un sistema operativo GNU/Linux basta lanciare da terminale

lscpu

Per ottenere varie informazioni sulla CPU montata.

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Creazione LiveUSB o LiveDVD

 

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