Le voci che anticipavano un terzo crack ai danni di Sony si sono rivelate fondate. La notizia arriva da Reuters: nel corso della giornata di sabato, ignoti assalitori sono riusciti a penetrare ancora una volta nei server dell'azienda, sottraendo dati relativi a 2.500 utenti registrati (per lo più americani).
Le informazioni in questione, ha precisato Sony, non includevano numeri di carta di credito o password: si trattava infatti di un database risalente al 2001 nel quale era conservata una lista di clienti che avevano volontariamente partecipato ad un concorso a premi.
Così come pronosticato, una parte dei dati sottratti erano stati diffusi pubblicamente tramite un sito web controllato da Sony stessa.
L'azienda ha poi prontamente provveduto a chiudere sia la risorsa utilizzata per accedere alle informazioni, sia quella impiegata per la pubblicazione del materiale.
Il bottino, come evidente, non è stato particolarmente interessante per gli assalitori, ed il pericolo concreto per i 2.500 utenti coinvolti non dovrebbe essere significativo.
Il terzo crack nel giro di poche settimane costituisce invece un danno d'immagine notevole per un azienda che, nonostante le tante critiche e la chiusura di PlayStation Network ancora in corso, pare in grosse difficoltà a garantire ai clienti un livello di sicurezza adeguato.
A lasciare ulteriormente perplessi è il fatto che, nonostante le tante critiche ricevute in merito alla scarsa prontezza nel comunicare le incursioni, la notizia del terzo crack sia giunta da un'agenzia di stampa, invece che dai canali ufficiali: al momento della pubblicazione, infatti, nessuno dei blog Sony accenna ancora a questa ennesima violazione.
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