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Alcune precisazioni su cdrecord

• Nel caso non foste sicuri della periferica di masterizzazione potete lanciare il comando cdrecord -scanbus per avere una lista di tutti i masterizzatori presenti nel sistema.

• Non tutti i masterizzatori potrebbero supportare la scrittura raw96r. In tal caso è opportuno usare -sao o -dao. Per una lista completa di modalità compatibili con il masterizzatore in uso potete lanciare l'invocazione di cdrecord con -v attivo e premere Ctrl+C prima dell'avvio della scrittura.

• Se non siete sicuri avete ancora qualche secondo per interrompere il processo e tornare sui vostri passi: subito dopo l'invocazione cdrecord vi mostrerà un conto alla rovescia in cui avrete ancora alcuni secondi per premere Ctrl+C e saltare la scrittura.

• Premendo Ctrl+C durante la scrittura interromperete la sessione di masterizzazione, ma vi ritroverete con un CD pressoché inutilizzabile.

Notazione SCSI di cdrecord

Invocando cdrecord -scanbus vi verrà mostrata una lista come la seguente:

Nella prima colonna di sinistra ci sono delle coordinate SCSI (2,0,0 - 2,1,0 -...) usate da cdrecord per identificare in modo univoco le periferiche USB o SATA nel sistema. Sostituendo la coordinata SCSI al nome di periferica Linux avrete lo stesso risultato. Per esempio, il masterizzatore nel mio sistema è /dev/sr0, ma è identificato da cdrecord come 3,0,0. È un masterizzatore LG GH22LS50. Quindi l'invocazione risultante è la seguente:

cdrecord dev=3,0,0 -raw96r -v -eject speed=16 driveropts=burnfree <immagine_ISO>

È equivalente all'invocazione tramite blocco di periferica, ma questo metodo permette di... non sbagliare masterizzatore.