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Guida all'utilizzo di dd

30/01/2010
- A cura di
Linux & Open Source - Nella suite di GNU Coreutils è presente un piccolo programmino, semplice e versatile, che può salvarvi la giornata... o essere la vostra rovina.

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Qualche parola su dischi fisici e logici

Partizionare un disco significa suddividerlo in "fette" che vengono poi configurate tramite la costruzione di filesystem su di essi. Un disco rigido viene visto dal kernel Linux con un nome fisico (che può essere sda o hda) e uno o più nomi di partizioni, o unità logiche (sda1, sda2...) che designano le partizioni stesse ed i filesystem al loro interno.

Riferirsi ai nomi "fisici" (sda o hda) significa riferirsi all'intera unità, dal primo all'ultimo settore. Quindi, volendo leggere tutto il disco sda, dal primo all'ultimo settore, con dd potremo usare un comando come il seguente:

dd if=/dev/sda bs=512k >/dev/null

Oppure, con cat:

cat /dev/sda >/dev/null

In questo caso, il pregio di dd è la possibilità di effettuare un test di velocità di lettura del disco sda, potendo verificare la velocità del supporto fisico al quale è connesso (IDE, SATA, SCSI, eccetera) come specificato dall'output del programma, controllando nello stesso tempo che il supporto che andiamo a leggere non abbia dei settori danneggiati. Usando cat si può solo verificare che il disco non abbia degli errori in scrittura (verificabili in entrambi gli scenari tramite dmesg cercando di messaggi di I/O error). Ma in entrambi i casi servono a dimostrare che, conoscendo i comandi giusti, in GNU/Linux possiamo piegare l'intero sistema al nostro volere.

Riferirsi ai nomi di partizione vuol dire invece prendere in considerazione tutti e soli i settori della partizione esaminata, come descritto nella tabella di partizione (nel settore 0 LBA, o Master Boot Record), leggibile tramite una semplice riga di sfdisk:

sfdisk -l /dev/sda

Prendendo in considerazione la prima partizione del primo disco rigido installato nel sistema (sda1) possiamo leggerla con uno dei due comandi seguenti:

dd if=/dev/sda1 >/dev/null

cat /dev/sda1 >/dev/null

E allora, a che serve tutto questo?

Alla luce degli elementi evidenziati, se intendete ripulire una sola partizione e sulla riga di comando di dd vedete scritto un nome fisico significa che c'è qualcosa che non va e dovete prestare attenzione per non combinare disastri irreparabili. Ecco perché è estremamente importante, se volete "giocare" con dd, saper distinguere un disco fisico da un disco logico (o partizione) in /dev. È meglio sentirselo ripetere una volta di più, anche se lo si sa già.

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