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La trattazione seguente è piuttosto datata. Sebbene questo non implichi automaticamente che quanto descritto abbia perso di validità, non è da escludere che la situazione si sia evoluta nel frattempo. Raccomandiamo quantomeno di proseguire la lettura contestualizzando il tutto nel periodo in cui è stato proposto.
Sebbene la beta pubblica non partirà prima di mercoledì della prossima settimana, Microsoft ha ufficializzato ieri il marchio con cui lancerà sul mercato il proprio motore di ricerca nuovo fiammante. Contrariamente a quanto ci si aspettava, il servizio non si chiamerà "Kumo", ma piuttosto "Bing", e sarà raggiungibile presso www.bing.com. Al momento, il sito mostra solamente un filmato di presentazione e qualche informazione preliminare buona solo a far crescere l'attesa: in particolare, Microsoft ha lavorato affinché Bing non sia solamente un motore di ricerca (search engine), ma piuttosto un motore decisionale (decisional engine), in grado di setacciare la rete e ritornare risposte più rilevanti e mirate, grazie alle quali l'utente possa "prendere decisioni" in maniera più rapida. Oltre alle consuete sezioni dedicate alla ricerca specifica di pagine web, immagini, notizie e mappe, Bing espanderà anche altre caratteristiche proprie di Windows Live Search: le informazioni turistiche (con possibilità di prenotare voli e hotel) ed una marcata attenzione allo shopping on-line, grazie ad una intera sezione dedicata alla localizzazione di prodotti tecnologici, spinti anche dal programma "Cashback" ormai in vigore da più di un anno. Due le componenti mediante le quali Microsoft conta di rendere il servizio maggiormente flessibile: un meccanismo di riconoscimento semantico piuttosto avanzato (molto probabilmente ereditato da quel PowerSet acquistato a giugno dell'anno scorso), grazie al quale svincolarsi dall'approccio "a parole chiave" utilizzato storicamente, ed una serie di strumenti grazie al quale l'utente potrà confrontare, filtrare e ordinare i risultati per attributi differenti, quali prezzo, peso, orario e via dicendo, sempre senza abbandonare il sito. A dare la giusta rilevanza mediatica al nuovo prodotto ci penseranno i dollari: l'azienda prevede infatti di spenderne fra gli 80 e i 100 milioni in pubblicità ed attività di marketing. L'opinione
L'obbiettivo di Microsoft è chiaramente quello di proporre un web service in grado di evolvere in fretta, ed arrivare ad un livello qualitativo tale da erodere progressivamente fette di mercato sempre più consistenti a Sua Maestà Google, dominatrice pressoché incontrastata del settore. Riuscirà nell'intento? difficile a credere che i fedelissimi di "big G" (oltre il 60% degli utenti totali) siano disposti a spostare la propria attenzione se non per un motore di ricerca che si dimostrasse realmente innovativo. Sarà Bing quel servizio? Per saperlo, basterà aspettare la fine dell'anno corrente, quando Microsoft lo sostituirà ufficialmente a Windows Live Search (fermo oggi al terzo posto dietro a Yahoo! con poco meno del 10% delle preferenze). La prova del fuoco è comunque fissata per il 3 giugno: il debutto della versione preliminare consentirà sicuramente di farsi un'idea di massima sulle concrete possibilità di successo del servizio. Segnala ad un amico |
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