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Acquistare Adobe CS4? Conviene volare in America

09/10/2008
- A cura di
Zane.
Software Applicativo - Un celebre magazine d'oltremanica ironizza: le differenze di prezzo per l'imminente Adobe CS4 fra Stati Uniti e Regno Unito sono tali da rendere più vantaggioso prendere l'aereo. E pernottare fuori casa.

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Il pezzo che stai leggendo è stato pubblicato oltre un anno fa. AvvisoLa trattazione seguente è piuttosto datata. Sebbene questo non implichi automaticamente che quanto descritto abbia perso di validità, non è da escludere che la situazione si sia evoluta nel frattempo. Raccomandiamo quantomeno di proseguire la lettura contestualizzando il tutto nel periodo in cui è stato proposto.

Continuano le pesanti critiche circa le enormi differenze di prezzo applicate dai produttori nelle diverse aree geografiche.

L'ultima denuncia arriva dalle pagine del popolare magazine The Inquirer: stando ai dati presentati dall'editorialista, Adobe starebbe per commercializzare nel Regno Unito la quarta versione della propria Creative Suite ad un prezzo maggiorato di almeno 1.385 sterline rispetto a quanto praticato negli Stati Uniti per lo stesso prodotto.

Una somma del genere, osserva l'Inquirer, è più che sufficiente per acquistare un biglietto aereo, volare negli States, comprare CS4, pernottare in loco e rientrare l'indomani.

Oppure acquistare il tutto comodamente su Amazon, con un risparmio ancora maggiore.

In realtà, l'articolo trascura di proposito alcuni aspetti di primaria importanza: innanzitutto, il pezzo non presenta alcun riferimento per i dati citati, e alcuni lettori segnalano nei commenti che i prezzi potrebbero essere stati riportati in modo errato.

Inoltre, si legge sempre nei commenti, è possibile che Adobe adotti una esplicita politica di licenza geografica, che vieterebbe l'utilizzo di prodotti acquistati in questo modo. A supporto di questa osservazione, un terzo utente segnala che nemmeno Amazon consente di portare a termine il processo d'ordine on-line.

Sia come sia, il problema della suddivisione territoriale dei mercati è di primo piano per i consumatori, e l'articolo di The Inq non fa che portare nuovamente alla ribalta questa politica commerciale. Gettando nuovamente benzina su un fuoco già molto caldo.

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