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![]() Correlati![]() TagPassa qui con il mouse e visualizza le istruzioni per utilizzare i tag! Fino a qui le imperfezioni di Internet Explorer 7 sono davvero minime... ma ben si sa che i problemi del browser Microsoft che hanno portato molti (fra cui il sottoscritto, ma anche grandi nomi come il CERT) a sconsigliarne apertamente l'uso non riguardano certo le funzionalità. Quello che ha sempre preoccupato di IE è il livello di sicurezza davvero preoccupante di questo programma. Con la nuova release il navigatore Microsoft tenta di scrollarsi di dosso questa pesantissima nomea di inaffidabilità: si, è ormai dalla versione 5 che Microsoft promette misure di sicurezza più efficaci ma le falle hanno sempre continuato a spuntare come funghi... ad ogni modo, rimango dell'idea che ogni nuova versione sia prodotto da valutare senza preconcetti. Dal punto di vista utente, la novità più evidente è l'introduzione di un meccanismo anti-phishing che dovrebbe segnalare mediante apposite icone illustrate qui a fianco l'inaffidabilità di eventuali siti-trappola (inaffidabilità "certa" la prima icona, mentre "sospetta" per la seconda). Dalle prime prove effettuate lo strumento anti-phishing sembra funzionare davvero bene: ecco come si presenta la schermata di un sito truffaldino. Resta ora da vedere se le liste continueranno ad essere aggiornate tempestivamente, ma fin qui l'impressione è decisamente positiva. Non va dimenticato però il phishing è solo una delle tante minacce che si incontrano nella Rete. Internet Explorer 6 in particolare, è sempre stato afflitto da numerosi bug di progettazione che causavano effetti variabili fra il crash del navigatore o dell'intero sistema operativo, fino all'esecuzione di codice da remoto semplicemente visualizzando pagine studiate ad hoc. Ho voluto quindi testare la situazione con la nuova versione, aggredendo il browser alcuni exploit in grado di creare qualche problema di troppo ad IE 6. Il quadro che ne ho ricevuto è, almeno per il momento, davvero rassicurante: nessuna delle tecniche utilizzate è riuscita ad eseguire codice sulla macchina di test. Anche le prove di crash sono state superate brillantemente, causando al massimo qualche temporaneo rallentamento. Certo, bisognerà aspettare che la nuova versione sia ampiamente diffusa e che i bug hunter possano iniziare a lavorarci seriamente per poter esprimere giudizi definitivi, ma l'impressione iniziale è sicuramente positiva. Il programma promette anche una maggiore resistenza agli URL malformati (ad esempio, indirizzi molto lunghi ed in grado di sovrascrivere una pozione di memoria contigua al buffer) ed agli attacchi di tipo cross-site scripting (XSS) grazie ad una più oculata gestione dei siti visitati in parallelo. Molto promettente anche la caratteristica che vede tutti i controlli ActiveX disabilitati di default: sarà l''utente a dover abilitare di volta in volta l'esecuzione degli script che ritiene leciti: basta fare un giretto nella sezione news per rendersi conto che proprio in questa tecnologia si trova uno dei principali problemi di sicurezza di Internet Explorer 6.. Altre caratteristiche di sicurezza includono una maggiore attenzione ai dati sensibili dell'utente (quali password e cookie), la migliorata integrazione con lo strumento antispyware Windows Defender, la gestione più oculata dei certificati digitali e molti altri miglioramenti di secondo piano. A meno di una settimana dalla release definitiva è già emersa la prima falla di sicurezza. Questo evento da solo non è sufficiente per bocciare del tutto IE 7: si tratta di un problema piuttosto limitato e che coinvolge IE in modo indiretto. Ma se il buongiorno si vede dal mattino cominciamo proprio con il piede sbagliato.. Le altre funzioniFra i punti a favore del navigatore Microsoft segnalo anche l'attesissima compatibilità con le immagini PNG trasparenti, una funzione di stampa del tutto rinnovata, strumenti per il completamento automatico ulteriormente potenziati, un eccellente popup-blocker attivato di default e tante altre piccole ma importanti migliorie grafiche (molte delle quali Vista-style) e sotto al cofano. Manca qualcosa?La funzionalità di cui noto maggiormente la mancanza in Internet Explorer 7 è la possibilità di ricercare il testo in una pagina: se in Firefox si apre un piccolo ma comodissimo pannellino a fondo schermo, in IE si utilizza ancora la classica finestra di dialogo: una vera scomodità! Il problema è risolvibile installando un programmino gratuito realizzato da terze parti, denominato Inline Search. Una volta completato il setup, utilizzando la combinazione di tasto Ctrl+F verrà mostrata proprio la ricerca Inline in stile Firefox. Da notare anche che la compatibilità con gli standard web risulta ancora claudicante: il famoso test ACID2 ad esempio, ancora fallisce con risultati pessimi (va comunque precisato che nemmeno Firefox lo supera: solamente Opera 9 si è dimostrato pienamente compatibile con il test). Alcune ricerche indipendenti disegnano un panorama ancora peggiore dal punto di vista degli standard (anche se non si possano tacere le pesanti critiche del IETeam a tale pagina). ConclusioniIn definitiva quindi, questo Internet Explorer 7 è un buon prodotto? Tirando le somme dalle mie valutazioni non possono che rispondere di si, fermo restando che capire alla fase attuale se sia effettivamente stato risolto principale problema delle versioni precedenti, cioè la sicurezza, è pressoché impossibile. Si tratta di qualcosa di rivoluzionario? Decisamente e assolutamente no: il browser Microsoft altro non fa che uniformarsi a quanto già visto nei competitor (tab, feed, filtro anti-phishing, barra di ricerca), senza però portare un qualsivoglia elemento di differenziazione rispetto a quanto oggi in circolazione. Vale la pena aggiornare da IE 6? Assolutamente si! I miglioramenti rispetto alla generazione precedenti sono indiscutibili e realmente tangibili, sotto qualsiasi punto di vista si voglia analizzare il navigatore. Vale la pena di abbandonare Firefox/Opera? Molto probabilmente no. O almeno, io non lo farò. Il navigatore Microsoft, benché non offra niente di meno, nemmeno offre qualcosa di più che paghi il tempo di migrare tutte le impostazioni ad un nuovo programma. Inoltre, molte delle fondamentali estensioni che utilizzo quotidianamente non trovano un equivalente nel mondo IE, o meglio non ancora. Un giro di prova rimane comunque fortemente consigliato, anche a chi, per questioni religiose più che per razionale analisi, sostenga a spada tratta i browser alternativi: potrebbe rimanere stupito, o perlomeno potrebbe trovare qualche argomentazione un po' più interessante del solo non lo uso perché è Microsoft. Segnala ad un amico |
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