Passeremo ora ad esaminare tutti i tipi, passati, presenti e futuri, di un componente fondamentale (quanto un processore) in un computer: la memoria RAM.
Che cosa sono?
Prima di elencare e, successivamente specificare le caratteristiche dei differenti tipi di RAM, occorre fare qualche breve accenno alle loro funzioni.
RAM è la sigla di Random Access Memory (Memoria ad Accesso Casuale), in quanto le informazioni possono essere lette o scritte con un accesso casuale, ovvero senza dover rispettare un determinato ordine sequnziale (come ad esempio avviene per un nastro magnetico) [grazie al lettore Francesco per la doversa precisazione].
Da questo punto, si possono distinguere due grandi categorie di RAM: le DRAM e le SRAM.
Le prime (Dynamic Random Access Memory), sono quelle normalmente utilizzate dai computer finalizzate a memorizzare i dati necessari per lo svolgimento di
un'applicazione; esse sono leggibili e scrivibili dal sistema e, allo spegnimento di quest'ultimo, vengono "svuotate". Sono chiamate RAM "Dinamiche" perché i dati in esse contenuti non sono In grado di permanere immutati, ma necessitano di essere sempre aggiornati, allo scopo di rimanere nella cella di memoria per poi venir letti. Una cella di DRAM è composta da un condensatore e da un transistor.
Poiché il condensatore può trattenere la carica solo per pochi millisecondi, il contenuto DRAM deve essere continuamente aggiornato, vale a dire che il condensatore deve essere ricaricato frequentemente (centinaia di volte al secondo) in modo da non perdere l'informazione (bit) che vi è registrata. Per questo motivo le DRAM non sono memorie particolarmente "veloci" rispetto alle SRAM (Static Random Access Memory), che sono in grado, con una minima tensione elettrica, di far permanere i dati all'interno della loro cella. Un esempio di memoria SRAM è il BIOS stesso, tenuto "in vita" dalla batteria Installata sulla scheda madre, e caratterizzato da tempi di accesso minori. Inoltre le DRAM hanno costi di produzione molto ridotti e, in termini di energia elettrica, consumano notevolmente di più rispetto alle SRAM.
Per il momento, a noi interessano solo le caratteristiche delle memorie cosiddette "Dinamiche"...
Prestazioni generiche
La velocità delle RAM, dipende da molti fattori, il primo dei quali è sicuramente la loro frequenza di lavoro, espressa in MHz. Ovviamente, più alta è la frequenza, più velocemente la memoria sarà accessibile. I tempi di accesso sono "misurati" in nanosecondi (ns), e dipendono da moltissime variabili, quali il tipo di RAM, la loro frequenza, i timings ecc.; ma questi sono tutti dati che verranno analizzati uno per volta rispetto ai vari tipi e modelli di RAM.
Cenni Storici
La prima vera RAM dinamica nasce nel 1971 (ad 1 Kbit, per opera Intel). Quelle che vi proporremo, sono già dei modelli "avanzati" rispetto a quei tempi, introdotte con lo sviluppo dei primi processori 386/486.
Modelli e Caratteristiche
Cominciamo subito col distinguere due differenti generazioni di memorie DRAM, le SIMM e le DIMM (e SODIMM).
Memorie SIMM
(Single In-line Memory Module) - Modulo di Memoria a Singola linea di Contatto.
Modello a 30 pin:

Modello a 72 pin:

Come suddetto, queste memorie sono state sviluppate con l'avvento dei processori 386/486 e dei primi Pentium (586) e Pentium Pro, perciò ci troviamo di fronte (anche in termini di tempo in campo informatico) a delle memorie "d'epoca". Probabilmente è ancora possibile vedere in commercio modelli da 72 pin (anche se molto raramente) ; ma veniamo ai dettagli tecnici:
Le prime (quelle a 30 pin) sono memorie a 8 bit,
erano necessari quindi quattro di questi moduli per raggiungere il bus che caratterizzava le schede madri di quel tempo, che era a 32 bit. Furono introdotti così i modelli a 72 pin, caratterizzati dal fatto di operare con bus a 32 bit, che quindi potevano essere montati anche in numero dispari. Con l'uscita in particolare dei primi Pentium, il bus aumentò fino a 64 bit, perciò le memorie dovevano ancora essere montate in numero pari.Queste memorie avevano un voltaggio pari a 5,0v e tempi d'accesso varianti dagli 80 ai 70 ns. Venivano montate su socket particolari che garantivano il perfetto contatto dei pin con la scheda madre.
SIMM FPM
(Fast Page Mode) - SIMM in modalità fast page.
Le memorie in modalità fast page, sono una "variante" del modello a 72 pin. La loro particolarità, è quella di consentire l'accesso a diversi bit che si trovano tutti sulla stessa riga di memoria, fornendoli uno dopo l'altro senza pause. Il loro tempo d'accesso, infatti, si aggira sui 60 ns, soprattutto per le memorie di questo tipo che riuscivano a compiere la fase di overhead (cicli impiegati per la gestione interna) in 6 cicli di clock, mentre per tutte le altre fasi in 3 cicli di clock.
SIMM EDO
(Extended Data Out) - SIMM con flusso di dati esteso.
Le memorie EDO sono l'evoluzione delle memorie FPM, in quanto usano quasi lo stesso principio di funzionamento. Ma allora cos'hanno in più queste memorie? Il loro punto forte, è costituito dal fatto che, mentre le FPM disattivano la colonna e il buffer dopo la "memorizzazione", le memorie di tipo EDO mantengono il buffer attivo, pronte quindi finchè la colonna seguente si attiva o viene completato un altro ciclo di clock. Ciò accelera la memorizzazione dei dati, che viene eseguita in modo continuo e consecutivo.
I loro tempi d'accesso variano da 60 a 50 ns.
Abbiamo analizzato, quindi, i tipi di memoria che "caratterizzavano" il passato, ma passiamo ad esaminare ora in dettaglio quelle che fanno parte del presente...