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La trattazione seguente è piuttosto datata. Sebbene questo non implichi automaticamente che quanto descritto abbia perso di validità, non è da escludere che la situazione si sia evoluta nel frattempo. Raccomandiamo quantomeno di proseguire la lettura contestualizzando il tutto nel periodo in cui è stato proposto.
A conferma delle voci che circolavano nei giorni scorsi, I.C.A.N.N. (Internet Corporation for Assigned Names and Numbers), l'ente che gestisce l'assegnazione degli indirizzi e dei nomi a dominio, nella sua riunione di Parigi ha preso un paio di decisioni molto importanti per il futuro Rete. Dal 2009 sarà possibile ottenere, pagando una cifra non ancora ben definita ma che sarà sicuramente molto alta per impedire l'acquisto indiscriminato, dei domini di primo livello (TLD, top-level domain) personalizzati in base al proprio marchio o attività commerciale. Basta con i soli domini .com, .net, .it e nazioni varie che costituiscono, oggi, la maggior parte dei domini Rete: adesso qualsiasi città, albergo o ditta potrà utilizzare il proprio nome nel dominio che la distingue. www.compra.ebay, ftp.file.microsoft, cerca.google potrebbero diventare presto realtà. Da notare però che i nomi dei grossi marchi commerciali dovrebbero essere protetti per impedire che qualche speculatore possa acquistarli per poi rivenderli ai diretti interessati a cifre astronomiche. Un'altra importante novità è la possibilità di utilizzare caratteri non-standard nel nome: quindi largo a indirizzi scritti in cinese, in russo o arabo. Oltre ad una certa confusione iniziale per abituarsi ai nuovi domini personalizzati, rimane qualche dubbio quando ci troveremo a dover scrivere un indirizzo web in cinese o in cirillico. Speriamo che qualche patch, o qualche programma, ci possa venire in aiuto... Poche ore dopo la fine della conferenza, un gruppo di cracker turchi chiamato NetDevilz, ha portato un attacco ai server DNS incaricati di gestire i domini icann.net, icann.com, iana-servers.com, internetassignednumbersauthority.com e iana.com, controllati da ICANN e dalla gemella IANA (Internet Assigned Numbers Authority). L'intrusione è andata a buon fine, e il gruppo è riuscito a gettare le basi per un'azione di Pharming, modificando i record DNS associati a tali domini per farli risolvere in un indirizzo IP sotto il controllo del team NetDevilz. Tentando di accedere via web ad uno dei domini indicati durante il periodo in cui il server DNS è rimasto compromesso, l'utente contattava in realtà un sito in cui era proposto uno sberleffo alle due organizzazioni "Voi pensate di controllare i domini, ma vi sbagliate! E con voi tutti quanti. Noi controlliamo i domini, incluso quello di ICANN. Non ci credete? haha: ) (Un gruppo di amabili hacker turchi) ". Segnala ad un amico |
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