Come risolleviamo questo Paese?

[farbix89]

Mi riaggancio alla discussione di cui sono stato partecipe nel topic Immagini.

Cosa vedete che non va in Italia e cosa cambiereste?

La situazione è tragica da tutti i punti di vista,cosa si può fare per risollevare le sorti del Bel Paese?

Occhio,come da regolamento non saranno ammessi scontri ed insulti di vario genere,proponete e commentate in maniera civile ed educata (ci conto ).


Ecco la mia risposta a BFC_leojr che mi aveva chiesto "abolire la politica e poi?"

Abolire,forse è un termine troppo forte,ma è un chiaro riferimento alla situazione attuale.

I politici che ci rappresentano andrebbero aboliti,ma più che abolire le persone o una classe/partito andrebbe abolito la "forma di pensiero menefreghista e egoistica" dei politici attuali.

Possibilissimo e realizzabile...girovagando all'estero ho visto i politici ascoltare ancora la gente e fare cose più concrete.

Non sono tutti santi e non sono tutti filantropi....ma in percentuale rubano decisamente di meno e in maniera meno vergognosa dei politici italiani.

Se fanno cazzate e li prendono li buttano fuori dal Paese,perdono la cittadinanza e tutti i diritti acquisiti...per il popolo sono MORTI politicamente.

Una classe politica corrotta,questo è il vero traguardo da abolire.

[GERONIMO*]

con la rivoluzione

[Pct]

Non ho più la forza di partecipare a queste discussioni o provare a fantasticare qualche soluzione in merito. Un tempo ero abbastanza appassionato dalla politica, adesso ne sono solo disgustato. Mi sembrano solo tutti attori e attrici di uno spettacolo teatrale sempre meno seguito. Questo sono i politici. Queste sono le elezioni. Non risolviamo proprio niente. Che ognuno pensi per sé, alla propria crescita e miglioramento fisico, mentale e spirituale, e alle persone che ama. Tutto ciò sarà sufficiente a salvare la propria vita e il proprio "universo", il proprio "mini-Paese". Per il resto, almeno per il momento e con la situazione attuale, è inutile illudersi di poter salvare l'Italia. I politici non lo vogliono e farebbero di tutto per impedirlo, unito al fatto che le persone che lo vorrebbero fare (almeno attualmente) seriamente e per bene, senza mettere davanti egoismi e preconcetti inutili, sono ancora troppo poche, una minoranza; sarebbe quindi per il momento impossibile.

Ci sarebbe da cambiare tutto.. una politica più "orizzontale" e meno "verticale", una democrazia più partecipativa e meno rappresentativa, un'economia più relazionale invece che capitalistico-aggressiva come quella odierna, in cui l'altro diventa una risorsa e una concreta possibilità di miglioramento (e viceversa, un po' come accade nell'open-source) e non un rivale, non una minaccia; un'economia relazionale in cui il profitto diventi poco più che un obbligo, e non una finalità. Una tecnologia più open-source, un modello di sviluppo eco-sostenibile, in cui non si "prosciugano" le risorse ambientali, ma si riciclano e si rinnovano, in cui la società umana diventa un tutt'uno con l'ambiente, ecc. ecc. ecc.
Utopia insomma, almeno nel Paese, con la gente e con la situazione che ci ritroviamo attualmente

[nix87]

I politici che ci rappresentano andrebbero aboliti,ma più che abolire le persone o una classe/partito andrebbe abolito la "forma di pensiero menefreghista e egoistica" dei politici attuali.

Una classe politica corrotta,questo è il vero traguardo da abolire.

Spesso si sente dire in giro qualcosa del genere:
"Ogni popolo si merita la classe politica che elegge"

Io concordo pienamente con questa affermazione.

Senza voler suscitare polemiche e senza offesa alcuna, ma personalmente credo che come popolo non siamo "evoluti" a sufficienza in modo da non permettere di farci governare dalla presente classe politica...

...Fatta l'Italia, bisogna fare gli Italiani

credo che, dopo più di 150 anni, questa frase abbia tutt'oggi ancora un forte senso.
Potrebbe sembrare dura come affermazione, ma veniamo da tanti secoli di divisioni e l'ultimo secolo e mezzo non è stato ancora sufficiente per far crescere il nostro popolo e farlo diventare una nazione a tutti gli effetti.
Siamo ancora pervasi da spiriti "egoistici", individualisti, secondo cui:
"faccio di tutto (anche, in alcuni casi, infrangere la legge) per concedere a me (e alle persone a me vicine) una posizione privilegiata; poi gli altri si possono pure arrangiare...".
Da ciò deriva corruzione, menefreghismo, disprezzo per la legge, criminalità (soprattutto quella organizzata), ecc...

Dobbiamo crescere; ragionare con la nostra testa e con spirito critico; comunicare e confrontarci democraticamente tra noi per trovare soluzioni condivise ai problemi; partecipare attivamente alle fasi della vita democratica del paese; non esitare a protestare (anche in massa) in caso di soprusi, ingiustizie; proporre soluzioni ai problemi e non aspettare che queste vengano concesse dal cielo... insomma, dobbiamo costruirci insieme, con le nostre mani e con la nostra fatica il paese che vorremmo (pur sapendo che ciò richiederà tempo e tanta pazienza, ma che allo stesso tempo porterà alla fine tanta soddisfazione).

[sampei.nihira]

Non si risolleva.
Per risollevarlo occorre che la classe politica anche locale lasci da parte ogni personale privilegio e pensi che se la "cosa pubblica" funziona bene ci sono vantaggi per tutti compresi loro stessi.

Ma mi pare un'utopia.

Secondo me occorrerebbe non andare a votare per nulla.
Tanto alla fine come al solito ognuno di noi sceglierà il "meno peggio".....e sarà sempre una scelta sbagliata.

[BFC_leojr]

Non si risolleva.
Per risollevarlo occorre che la classe politica anche locale lasci da parte ogni personale privilegio e pensi che se la "cosa pubblica" funziona bene ci sono vantaggi per tutti compresi loro stessi.

Ma mi pare un'utopia.

Secondo me occorrerebbe non andare a votare per nulla.
Tanto alla fine come al solito ognuno di noi sceglierà il "meno peggio".....e sarà sempre una scelta sbagliata.

"Non è che se non voti le elezioni non le fanno" [cit.]

[sampei.nihira]

Vero.
Intanto io le farei pagare a loro stessi non a noi.

Ed inoltre possono benissimo essere inficiate se non viene raggiunto il quorum.
Forse in questo caso si domanderebbero qualcosa di serio.

Ma anche questo non succederà "loro" sono bravissimi a fare in modo che chi li mantiene (con stipendi e privilegi da nababbi) da anni ed anni.......si rechi a votare invocando chissà quali disgrazie e cataclismi......

[Pct]

Non si risolleva.
Per risollevarlo occorre che la classe politica anche locale lasci da parte ogni personale privilegio e pensi che se la "cosa pubblica" funziona bene ci sono vantaggi per tutti compresi loro stessi.

Ma mi pare un'utopia.

Secondo me occorrerebbe non andare a votare per nulla.
Tanto alla fine come al solito ognuno di noi sceglierà il "meno peggio".....e sarà sempre una scelta sbagliata.

"Non è che se non voti le elezioni non le fanno" [cit.]

Concordo con te
Sampei non andare a votare secondo me è la cosa più sbagliata che si possa scegliere di fare; tanto a quelli interessa solo la poltrona, non che gliela diano 10 italiani o 10 milioni. Tanto vale votare per chi fa un minimo i nostri personali interessi, e tentare di cambiare le cose nel mentre..

[sampei.nihira]

Ragazzi sapete la cosa che mi dispiace di più ?

E' che se continua così i giovani non avranno alcun futuro perché nessuno della mia generazione avrà modo di dargli un futuro.
E saranno costretti ad andare a lavorare all'estero se vorrano avere modo di farsi una vita (non precaria)....io invece ci manderei loro all'estero ma in contumacia.

Non sò nelle vostre zone, ma nelle mie, ci sono sempre più giovani che partono per terre lontane.
Anche pochi giorni fà ho saputo dell'ennesimo che è partito per l'Australia.

Ed è una cosa così triste per uno come me che ha visto questo paese (notare la lettera minuscola) in passato prosperare.....
Loro hanno fatto terra bruciata.

Che vergognosi.

[Pct]

Ragazzi sapete la cosa che mi dispiace di più ?

E' che se continua così i giovani non avranno alcun futuro perché nessuno della mia generazione avrà modo di dargli un futuro.
E saranno costretti ad andare a lavorare all'estero se vorrano avere modo di farsi una vita (non precaria)....io invece ci manderei loro all'estero ma in contumacia.

Non sò nelle vostre zone, ma nelle mie, ci sono sempre più giovani che partono per terre lontane.
Anche pochi giorni fà ho saputo dell'ennesimo che è partito per l'Australia.

Ed è una cosa così triste per uno come me che ha visto questo paese (notare la lettera minuscola) in passato prosperare.....
Loro hanno fatto terra bruciata.

Che vergognosi.

Concordo pienamente con te; definire questi politici vergognosi è un insulto per i vergognosi

[zenith]

Non si risolleva perché non lo merita. L'impegno, la dedizione e a volta anche i sacrifici che il Paese chiede a noi ragazzi non sono mai stati ripagati e non lo saranno mai abbastanza. L'Italia non mi offre alcuna prospettiva e vorrei solo andarmene, se dovessi averne la possibilità (ma so bene che per andare all'estero bisogna essere davvero uno dei migliori...). Non mi importa di quello che lascerei e non mi importa di impoverire il Paese perché per me non fa niente e io non ho grande voglia di sbattermi per poi prendermela *in quel posto*.

[farbix89]

Vedo tanto pessimismo...ecco cosa ci hanno fatto!

Per zenith:

La scelta è se si vuole barattare le difficoltà che si possono trovare nei paesi esteri con le difficoltà italiane.

E credimi le difficoltà dell'estero sono 100mila volte meglio delle finte difficoltà italiane.


Finte difficoltà perché nulle: sbatti sembre contro un muro invalicabile.

[devicepenguin]

[Modalità catastrofe OFF] ..

... e tutto questo è niente.
Pensate che dalle mie parti (ma penso in tutto il sud,e una percentuale anche del nord) siamo arrivati al punto che per fare una radiografia,un ricovero ,si deve avere "l'amicizia"* .

La cosa (tra le tante) che più offende , è vedere certi caproni occupare posti che invece andrebbero occupati da persone che sanno fare quel determinato tipo di lavoro [che poi ruberebbero anche quelli non si sa ,ma anche dandolo per scontato , almeno farebbero qualcosa perché hanno le capacità di farlo)

Insomma: che futuro può avere un paese il quale,una buona percentuale ha un atteggiamento di tipo clientelare per non dire mafioso?

I politici? Una buona fetta dovrebbe stare allo spizio , e invece è li ai vertici di comando

Vorrei aggiungere altro,ma stasera sono sereno e non voglio intossicarmi . .

[andy]

Ragazzi capisco che ci siano dei problemi e mi dispiace che l'unica strada che vedete davanti sia solo quella di andarvene.
Vi chiedo solo di prendere in considerazione un fatto: ovvero che in questo modo lasciate ancora di più nella cacca le persone perbene che ci sono.

Mi pare che l'atteggiamento che prevale sia quello che più vi da fastidio: se ve ne andate in fondo non è menefreghismo? non è far prevalere i nostri interessi e v***lo gli altri?
Dove stà la forza dei cittadini se non nell'unione?
Dove stà se non nel partecipare per liberarsi di quelli che non vorremmo più vedere?

Mi stupisce il fatto che siete grandi utilizzatori della tecnologia e non la sapete sfruttare, che moltissimi giovani siano connessi tra loro tramite i social network ma poi non sanno quello che succede in Italia.
Non vedete le persone perbene? No?
E tutti quegli imprenditori che si sono suicidati perché non riuscivano a pagare gli stipendi degli operai sono morti invano?
Tutte le persone che operano nel biologico non sono persone che stanno facendo una Italia migliore?
Tutti i magistrati e poliziotti che nonostante sanno benissimo che la legge è dalla parte del più forte, rimangono a fare il loro dovere non meritano un aiuto?

PS: mi raccomando cercate di leggere tra le righe e capire cosa intendo, sono parole difficili da scrivere e io non sono molto bravo a spiegarmi...

[farbix89]

Mi pare che l'atteggiamento che prevale sia quello che più vi da fastidio: se ve ne andate in fondo non è menefreghismo? non è far prevalere i nostri interessi e v***lo gli altri?
Dove stà la forza dei cittadini se non nell'unione?
Dove stà se non nel partecipare per liberarsi di quelli che non vorremmo più vedere?

Il problema è che siamo in "pochi" a volere un cambiamento profondo: molte persone sono brave solo a chiacchiere oppure "finchè ho un lavoro fisso abbastanza stabile e la grana per campare non mi toccano i problemi del mondo Italia".

Salvo poi piangere e gridare alla rivoluzione quando quel posto lo perde (o lo prende in quel posto,punti di vista!) e perde quei pochi diritti che rimangono

Quindi nel mio specifico caso non è stato menefreghismo,ma disperazione spinta da istinto di sopravvivenza:

se rimanevo in Italia,non lavoravo per almeno i prossimi 4-6 anni,e calcola che per la Fornero sono già grandicello e secondo lei un po' "choosy" (schizzinoso secondo i traduttori più scarsi).

Eppure ho fatto di tutto in Italia,ma tutti mi sbattevano la porta in faccia dopo pochi mesi oppure non mi pagavano proprio (la scusa sempre pronta: "c'è crisi,devi aspettare TOT mesi per avere le mensilità che ti spettano...io sto ancora aspettando tramite avvocati!).

Sono andato all'estero e grazie alla mia volontà di dimostrare qualcosa, ho subito trovato un lavoro fisso nel campo che mi piace,paga buonissima,tredicesima,e diritti a vagonate....mi sento finalmente "realizzato" e posso organizzarmi per un futuro più roseo.

Per tale lavoro in Italia dovevo avere 34 Lauree specialistiche in scuole private (l'università pubblica è piena di choosy,Fornero dixit) ,almeno 2340 ore di lavoro ed "esperienza",raccomandazioni a vagonate e anche portare qualche parente carina per il grande capo!

Se le condizioni sono queste....RAGAZZI SCAPPATE DALL'ITALIA ALLA PRIMA OCCASIONE UTILE!

Questo è anche uno dei motivi per cui stanno togliendo Erasmus dalle università....la vista della situazione all'estero nei paesi dove la crisi "si sente meno" spesso sciocca i nostri studenti,che finito il corso scappano via dall'Italia.

[andy]

Se le condizioni sono queste....RAGAZZI SCAPPATE DALL'ITALIA ALLA PRIMA OCCASIONE UTILE!

Non ti biasimo e un po'...ti invidio

Questo è anche uno dei motivi per cui stanno togliendo Erasmus dalle università....la vista della situazione all'estero nei paesi dove la crisi "si sente meno" spesso sciocca i nostri studenti,che finito il corso scappano via dall'Italia.

Interessante questa considerazione su Erasmus.
Non ne so molto al riguardo, probabilmente ai miei tempi neanche c'era, ma mi dispiacerebbe se lo togliessero.

PS: c'è un post specifico dove parlare delle esperienze all'estero

[emarketer]

con un cambiamento morale degli italiani e della loro classe dirigente..che richiede decine di anni.
a mio parere la gente che va al governo qualche volta può anche essere animata da buone intenzioni, ma una volta su...il sistema la fa crollare.
si sente spesso dire, come c'è scritto nella Casta di Rizzo/Stella che De Gasperi girava col cappotto rotto, altro che indennità...

[andy]

Il problema è che siamo in "pochi" a volere un cambiamento profondo

Su questo non sono daccordo.
In realtà ci sono tantissime persone che fanno un'Italia migliore.
Ad esempio le associazioni di volontariato raccolgono moltissime persone, i pompieri, chi si occupa del riciclo dei rifiuti come Vedelago, le famiglie che si offrono per l'affidamento o adozione e tanti altri.
Ho solo cercato di fare esempi molto diversi per fare capire quanto, a pensarci bene, c'è di buono in Italia ma che spesso dimentichiamo.

molte persone sono brave solo a chiacchiere

Questo purtroppo è vero.

[LaFouineFARC-EP]

ho provato il pd ho provato berlusconi e ancora sto provando Monti,ora provo il movimento a 5 stelle poi dopo di quello non so!

[andy]

ora provo il movimento a 5 stelle poi dopo di quello non so!

Si, è l'ultima speranza, dopo di quello si è costretti ad emigrare.
PS: attenzione a non pretendere che la politica sia fatta da loro. Non dobbiamo lasciare che entrino nel parlamento e vengano fagocitati dai politicanti di professione, ma dobbiamo fare la nostra parte di cittadini che non si rassegnano ma che rompono le scatole in continuazione